Dichiarazione Ambientale 2022-2025
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
2022/2025
Con il supporto tecnico di:
Ing. Camillo Franco Ing. Silvia Franceschi Aggiornata al 31/08/2022
Redatto secondo i requisiti del Regolamento CE/1221/2009 vers.3 – EMAS (Eco Management and Audit Scheme) del Parlamento del Consiglio Europeo e del Regolamento UE/2018/2026
Indice
1 Premessa 3
2 Obiettivi e campo di applicazione 3
3 I numeri dell’IIS 4
4 Il territorio del Comune di Schio 5
4.1 Generalità 5
4.2 Contesto storico-culturale 5
4.3 Il clima 5
4.4 Geologia e idrogeologia 7
4.5 I corsi idrici superficiali 7
4.6 Vegetazione e fauna 7
5 Dove si trova l’IIS 8
6 L’organizzazione del liceo 9
6.1 Governance 9
6.2 Il sistema di gestione ambientale 11
6.3 PTOF 2022/25 12
6.4 La politica ambientale della scuola 12
6.5 Descrizione generale dell’edificio scolastico 13
6.6 Conformità legale; licenze, permessi e autorizzazioni 14
7 la valutazione degli aspetti ambientali 17
7.1 Individuazione degli aspetti ambientali 17
7.2 Il metodo per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali 18
7.3 Gli aspetti ambientali 19
7.4 Aspetti diretti significativi 20
7.5 Aspetti indiretti significativi 21
8 Dati e informazioni ambientali 22
8.1 Materiali 22
8.1.1 Carta 22
8.1.2 Prodotti chimici 23
8.2 Energia Elettrica 23
8.2.1 Plesso Tron 24
8.2.2 Plesso Zanella 24
8.3 Gas metano 25
8.3.1 Plesso Tron 25
8.3.2 Plesso Zanella 26
8.4 Acqua per usi igienici e laboratori 26
8.4.1 Plesso Tron 27
8.4.2 Plesso Zanella 27
8.5 Rifiuti 28
8.6 Amianto 29
8.7 Emissioni 29
8.8 Uso del suolo (biodiversità) 29
8.9 Acquisti verdi di beni e servizi 29
9 Promozione e diffusione di buone pratiche per l’ambiente 30
10 Obiettivi di miglioramento 31
11 Definizioni 35
12 Sigle e abbreviazioni 35
13 Convalida della dichiarazione 36
1 PREMESSA
Nel corso dell’anno scolastico 2006-2007 il Comune di Schio ha proposto al Liceo Tron di aderire ad un progetto di certificazione ambientale di un gruppo di scuole del Comune.
Il Liceo, già in possesso del certificato UNI EN ISO 9001:00, ha deciso di accettare ed ha avviato il proprio Sistema di Gestione Ambientale (SGA) per pervenire alla certificazione secondo la norma internazionale UNI EN ISO 14001:04 ed alla registrazione secondo il Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 marzo 2001 sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). Nel 2017 è avvenuto il passaggio alla standard UNI EN ISO 14001:15, tenendo conto dell'aggiornamento EMAS reg. UE 2017/1505.
Da settembre 2019 il Liceo scientifico statale “N. Tron” si è fuso con il Liceo classico linguistico statale “G. Zanella” diventando l’Istituto d’Istruzione Superiore “Tron Zanella”.
Dopo aver rinunciato ai rinnovi della certificazione del SGA e della registrazione EMAS negli anni 2020 e 2021 a causa delle limitazioni legate alla pandemia da COVID-19, nel corso dell’AS 2021-2022 l’IIS Tron Zanella ha valutato di rinnovare l’adesione al Regolamento EMAS.
Il Gruppo di Lavoro costituito in passato e comprendente alcuni insegnanti già parte del “Gruppo Qualità” ha svolto un’attività di analisi degli aspetti ambientali dell’IIS.
2 OBIETTIVI E CAMPO DI APPLICAZIONE
La Dichiarazione Ambientale dell’IIS Tron Zanella costituisce il documento con cui si trasmette a tutti gli studenti, docenti, collaboratori, famiglie ed ai soggetti esterni interessati alle attività della scuola, l’obiettivo di crescere e vivere in maniera più sostenibile, rispettando l’ambiente e preservando le risorse – finite – che il pianeta ci offre, per lasciare alle generazioni future un mondo migliore.
La Dichiarazione contiene informazioni sull’IIS, la sua organizzazione, le sue politiche e il suo SGA, sul territorio in cui si inserisce, sugli aspetti e sulle prestazioni ambientali delle attività scolastiche e sugli obiettivi di miglioramento.
Il SGA dell’Istituto si applica alle attività di programmazione didattica curriculare ed extracurriculare; alle attività didattiche, in aula e nei laboratori, svolte all’interno dei plessi scolastici; alle attività operative necessarie alla conduzione della scuola, quali manutenzione ordinaria e pulizie.
Dal punto di vista fisico, il SGA si applica ai due plessi scolastici Tron e Zanella ed alle strutture ad essi collegate, quali le palestre.
L’introduzione di un SGA in una scuola ha senz’altro effetti positivi perché consente di tenere sotto controllo i consumi, gli aspetti di scurezza ed altri elementi collegati agli impatti che la scuola provoca direttamente con le attività che in essa si svolgono.
Tuttavia, l’aspetto fondamentale che ha mosso il progetto e lo anima nel tempo è la convinzione che la scuola sia il luogo dove le future generazioni sviluppano la propria cultura, maturano le proprie convinzioni e consolidano i propri comportamenti.
È dunque partecipando attivamente alla gestione degli aspetti ambientali della scuola e impegnandosi in attività educative a tema ambientale che allievi, docenti, ATA e famiglie possono acquisire la consapevolezza della limitatezza delle risorse e della necessità di contribuire direttamente ed in prima persona ad uno sviluppo sostenibile.
3 I NUMERI DELL’IIS
IIS Tron Zanella
Via Luzio, 4
36015 Schio (VI)
tel. 0445521715
info@tronzanella.edu.it
Dall’anno scolastico 2019/2020, in seguito a Delibera della Giunta Regionale del Veneto, i Licei Tron e Zanella si sono fusi in un unico istituto, arricchendosi vicendevolmente grazie alle sinergie ricavabili dalla lunga esperienza educativa di ciascuna realtà.
Numero allievi iscritti
A.S. N. Tron G. Zanella Totale
2019-2020 1078 502 1580
2020-2021 1062 502 1564
2021-2022 1083 508 1591
Numero Docenti
A.S. N. Tron G. Zanella Totale
2019-2020 106 50 156
2020-2021 100 47 147
2021-2022 91 43 134
Numero ATA
A.S. N. Tron G. Zanella Totale
2019-2020 31 15 46
2020-2021 27 13 40
2021-2022 26 12 38
Totale
A.S. N. Tron G. Zanella Totale
2019-2020 1215 567 1782
2020-2021 1189 562 1751
2021-2022 1200 563 1763
Il numero di allievi per plesso ed il numero totale di insegnanti e personale ATA sono pubblicati nel sito web di “scuola in chiaro”. Il numero di insegnanti e ATA per plesso sono stimati a partire dal totale ripartendo in proporzione al numero di allievi.
Settore di attività:
In base alla classificazione statistica delle attività economiche europee “NACE”, l’Istituto è inserito nella sezione P – Istruzione
Codice NACE 85.31 “Istruzione secondaria di formazione generale”.
4 IL TERRITORIO DEL COMUNE DI SCHIO
I paragrafi seguenti sono estratti dell’allegato della Dichiarazione ambientale del Comune di Schio (aggiornamento dati al 31.12.2014), di dati e documenti di ARPAV, rielaborati ad hoc da SOGESCA.
4.1 Generalità
Schio si trova in provincia di Vicenza. Il territorio comunale giace allo sbocco della Val Leogra, a circa 26 km in direzione Nord-Ovest dal capoluogo; con una superficie di circa 67 km2 rappresenta uno dei comuni più vasti della provincia vicentina.
Vi abitano poco meno di 40.000 persone (dato ISTAT 2017).
Il territorio di Schio, prevalentemente collinare-montano, si trova ad un’altezza media di 234 m s.l.m. con una notevole variabilità di quota, dai 200 m s.l.m. del centro storico ai 1696 m
s.l.m. del monte Novegno ed è coronato a Sud Ovest dalle colline che la dividono dalla vallata dell’Agno, a Nord Ovest dalle piccole Dolomiti e dal monte Pasubio, a Nord dal monte Novegno e dal monte Summano, i quali la separano dalla vallata dell’Astico e del Posina. Nella parte Est del territorio comunale si estende la zona industriale che, unendosi a quella dei comuni limitrofi di Zanè e Santorso, va a formare un complesso industriale tra i maggiori del Veneto.
Schio, posto a metà strada tra Vicenza e Rovereto lungo la SS 46 del Pasubio, è raggiungibile dai vicini caselli autostradali di Piovene e di Thiene dell’autostrada Valdastico o con la linea ferroviaria Schio-Thiene-Vicenza.
4.2 Contesto storico-culturale
Le case padronali ed i complessi agricoli della fertile fascia di piano a sud-est della città testimoniano una prospera attività agricola, tuttora presente con aziende avanzate.
L’estensione dell’ambiente collinare-montano ha però sempre avuto un peso significativo sull’economia della Val Leogra, rendendo difficile la coltivazione del suolo ed ostacolando i commerci. I monti forniscono però acqua, lana e minerali, originando una spiccata vocazione artigianale, su cui sono cresciute le prime e le maggiori fabbriche industriali del Veneto.
A Schio si è così sviluppato l’artigianato già dalla metà del 1800. Artefice di ciò fu Nicolò Tron, ambasciatore veneziano a Londra alla metà del ‘700, che, al ritorno in Italia, importò proprio a Schio le conoscenze necessarie per l’avvio dell’industria laniera in Italia. Così il nome lega il Liceo alla storia del territorio scledense.
A seguito del rilevante sviluppo economico degli ultimi anni sono caratterizzati da una completa riorganizzazione territoriale ed urbana: la nascita di grandi infrastrutture territoriali, la creazione di un’estesa zona industriale, il notevole sviluppo dei quartieri periferici e la realizzazione di nuovi servizi sociali avvengono nella prospettiva di un’integrazione di tutto il territorio dell’alto vicentino.
4.3 Il clima
Il Comune di Schio si trova nell’Altovicentino, area geografica situata nel settore nord- occidentale della Provincia di Vicenza e che si estende nella zona pedemontana vicentina.
In generale, l’area è caratterizzata da un clima continentale, con inverni freddi e umidi ed estati calde e afose. La vicinanza alle montagne può influenzare il clima dell’area prealpina, comportando un piccolo abbassamento della temperatura media annuale e un aumento più rilevante delle precipitazioni. (Inquadramento climatico del Veneto – ARPAV).
Prendendo come riferimento i dati della stazione ARPAV di Malo, la temperatura media giornaliera (Figura 1) annuale nel 2019. Ancora dalle informazioni pubblicate da ARPAV sappiamo che la temperatura media annuale si aggira attorno ai 14°C; la massima temperatura tipicamente registrata nei mesi estivi è di circa 34°C; la minima temperatura registrata di norma nei mesi invernali è di circa -4°C. Le precipitazioni medie annue (Figura 2) ammontano a circa 1.400 mm all'anno nell’ultimo decennio. Il trimestre mediamente meno piovoso è gennaio-marzo, mentre la stagione autunnale è decisamente quella più piovosa.
Figura 1 - Temperature medie giornaliere 2019. Elaborazioni SOGESCA da dati ARPAV stazione di Malo
Figura 2 - Precipitazioni annuali 1994-2020. Elaborazioni SOGESCA da dati ARPAV stazione di Malo
L’andamento delle temperature massime, registrato in Veneto nel cinquantennio tra il 1955 ed il 2004, evidenzia un generale aumento dei valori sia nelle medie annuali (+1.8 °C/50 anni) che in quelle stagionali, più marcato in estate e in inverno. Uguale discorso vale per le temperature minime (+1.1 °C/50 anni). L’andamento delle precipitazioni evidenzia una
generale lieve tendenza alla diminuzione degli eventi annuali e invernali, ma con un aumento significativo delle giornate con elevata intensità di pioggia. Successive analisi condotte sui dati più recenti raccolti dalla rete ARPAV di stazioni automatiche a partire dal 1993, confermano in generale le tendenze climatiche riscontrate nel cinquantennio 1955-2004. L’andamento dell’ultimo ventennio delle temperature medie annue registra trend in deciso aumento (+1.3 °C/25 anni). Per quanto riguarda le precipitazioni è possibile osservare un tendenziale incremento degli apporti pluviometrici annuali, soprattutto nell’ultimo decennio. (Fonte: ARPAV, Andamento climatico in Veneto – A proposito di cambiamenti climatici)
Queste considerazioni sono ulteriore conferma del progressivo concretizzarsi dei cambiamenti climatici al contenimento dei quali, seppur in piccola parte, l’IIS vuole contribuire con la riduzione dei propri consumi energetici e del consumo di risorse e, in generale, educando ad uno sviluppo più sostenibile.
4.4 Geologia e idrogeologia
L’analisi del modello idrologico del sottosuolo della pianura dell’alto Vicentino è fondamentale al fine di determinare la vulnerabilità all’inquinamento della falda.
Nella fascia a ridosso dei rilievi vi è uno strato prevalentemente ghiaioso e sabbioso, con caratteristiche di permeabilità elevata ed omogenea, in cui è presente un’unica falda sotterranea a superficie libera esposta e vulnerabile all’inquinamento.
Più a sud, la presenza di uno strato impermeabile argilloso e limoso a circa una trentina di metri di profondità, provoca la differenziazione dell’acquifero in due falde: una superficiale (falda freatica libera) che emerge in corrispondenza delle fasce delle risorgive, ed una profonda che risulta a regime artesiano e più protetta da inquinamento.
L’IIS, come tutta la città di Schio, si trova nella fascia più a monte.
4.5 I corsi idrici superficiali
Il territorio comunale di Schio ricade all’interno del bacino idrografico del Leogra-Timonchio, tributario superiore del bacino del fiume Bacchiglione, inserito a sua volta nel bacino del fiume Brenta.
Dalle sorgenti del Leogra alla confluenza con il Bacchiglioncello, il sistema idrico si sviluppa per circa 44 km, con una superficie del bacino idrografico di 342 km2. A valle della confluenza Leogra-Timonchio l'alveo è praticamente sempre asciutto a causa sia delle captazioni, che vengono praticate in entrambi i torrenti, sia dei fenomeni di dispersione in subalveo, dovuti alla natura del substrato.
Nei pressi dell’IIS non ci sono corsi d’acqua esposti a rischi di inquinamento.
4.6 Vegetazione e fauna
La varietà della vegetazione presentata dal territorio comunale di Schio dipende essenzialmente dalla quota.
La pianura, caratterizzata da numerosi insediamenti umani, civili ed industriali, ospita seminativi, prati, filari di vite od altri fruttiferi, acero campestre, ornielli, ciliegi, gelsi, pioppi, salici, robinie, sambuco e rovi. Tra i 200 e i 1000 m troviamo boschi di latifoglie formati da carpino nero, roverella ed ornello, presenti nei luoghi più caldi. Tra i 300 e gli 800-1000 m, nelle zone più umide, vivono il castagno, il rovere, l’acero, il frassino ed il tiglio. Tra i 400 e i 1500 m, in zone ad elevata umidità atmosferica, soprattutto nell’area compresa tra il Tretto ed il Monte Novegno, si sviluppa il bosco di faggio.
La fauna si presenta abbastanza ricca, soprattutto nelle aree collinari e montane. Sono diffusi piccoli mammiferi quali il riccio, il ghiro, lo scoiattolo, la lepre, il moscardino, la talpa e piccoli carnivori come la volpe, la faina e la donnola. Le specie più interessanti sono caprioli, camosci e marmotte, presenti alle quote più elevate, soprattutto sul Monte Novegno. Tra i rettili i più diffusi: la vipera comune, il biacco e il colubro di Esculapio, la lucertola muraiola, l’orbettino e il ramarro. Ricca è anche l’avifauna: nelle zone montane si può avvistare l’aquila reale, falchi, poiane, astori, picchi, fagiani, beccacce.
Nel territorio comunale è stato rilevato un SIC, cioè un “sito di importanza comunitaria”, attualmente in fase di approvazione. Il SIC, denominato “Monti Lessini – Pasubio –Piccole Dolomiti” ha una superficie totale di 13.873 ettari, condivisa tra le province di Vicenza e Verona. L’IIS non è situato nelle prossimità del SIC.
5 DOVE SI TROVA L’IIS
L’IIS Tron Zanella si trova nella immediata periferia Nord orientale della cittadina di Schio, in Provincia di Vicenza. L’area in cui è insediato è dedicata a “Servizi per l’istruzione” come indicato nelle tavole di Zonizzazione e Vincoli del Piano degli Interventi di Schio, approvato con DCC n. 13 del 25 marzo 2019, con ultimo aggiornamento come da DCC n. 110 e 111 del 25 ottobre 2021.
Figura 3 - Localizzazione dell'IIS Tron Zanella nel PI in area dedicata a “Servizi per l’Istruzione”
Nell’area sono presenti altri importanti istituti scolastici superiori ed un centro sportivo. In dicembre 2018 è stato inaugurato il “Faber box”, edificio adiacente al Liceo di proprietà del Comune, a servizio di tutti gli studenti frequentanti gli istituti limitrofi, destinato a servizi ed attività culturali e ricreative. All’intorno ci sono zone a destinazione residenziale. Non sono presenti attività commerciali, artigianali o industriali.
L’IIS si raggiunge con i mezzi privati (auto, motocicli, biciclette) attraverso la viabilità locale ed è collegato dai mezzi pubblici che arrivano in Piazzale Summano a tutte le frazioni di Schio, a tutti i Comuni vicini ed al capoluogo di Provincia.
6 L’ORGANIZZAZIONE DEL LICEO
6.1 Governance
L’istituto è gestito sotto la responsabilità del Dirigente scolastico che si avvale del supporto di un collaboratore con delega organizzativa e di due referenti, rispettivamente uno per il plesso Tron ed uno per il plesso Zanella. Annualmente, durante il mese di novembre, viene pubblicata sul sito della scuola la nota esplicativa che definisce gli incarichi e i nominativi delle principali figure scolastiche, compreso il referente del SGA.
Il dirigente scolastico svolge la funzione di coordinare e di promuovere le attività dell’istituto più specificatamente gli spetta:
• Presiedere il collegio dei docenti, il comitato per la valutazione dei docenti, i consigli di classe, la giunta esecutiva del consiglio di istituto
• Curare l’esecuzione delle delibere prese dagli organi collegiali
• Promuovere, coordinare con il collegio dei docenti, nel rispetto della libertà di insegnamento le attività didattiche, di sperimentazione e di aggiornamento
• Adottare o proporre provvedimenti resi necessari per inadempienze da parte di tutto il personale della scuola
• Procedere alla formazione delle classi, dell’orario e del calendario scolastico e all’assegnazione dei docenti alle classi sulla base dei criteri stabiliti dal consiglio di istituto e delle proposte del collegio dei docenti
• Tenere i rapporti con l’amministrazione scolastica e con la Provincia, proprietaria dell’immobile
• Curare l’attività di esecuzione delle norme giuridiche e amministrative riguardanti alunni e docenti
Il Consiglio di Istituto è costituito da alcuni rappresentanti del personale docente, del personale ATA, da alcuni genitori e studenti, insieme al dirigente scolastico. Il consiglio d'istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni; elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione del regolamento interno del circolo o dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali.
La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da due genitori. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa. La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di circolo o di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.
Il Collegio dei docenti è composto da tutto il personale docente di ruolo e non della scuola, i docenti di sostegno fanno parte a pieno titolo e hanno diritto di voto nelle discussioni, è presieduto dal dirigente scolastico. Il Collegio ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'istituto. In particolare, cura la programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Approva il PTOF (piano triennale dell'offerta formativa) e le
sue revisioni annuali. Esso esercita nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente.
Le figure strumentali sono identificate con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il piano dell'offerta formativa, cioè in relazione alle concrete esigenze del PTOF e non più in riferimento ad aree astrattamente precostituite come accadeva in passato con le funzioni- obiettivo.
Il collegio dei docenti definisce criteri di attribuzione, il numero e i destinatari delle figure strumentali, nel numero, svincolato da ogni indicazione ufficiale, non rientra il collaboratore vicario.
I Consigli di classe sono costituiti da tutti i docenti della classe, due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato, denominato "Coordinatore". Con la sola presenza dei docenti ha potere deliberante in merito alla realizzazione del coordinamento didattico, alla programmazione, alla valutazione. Con la presenza dei rappresentanti dei genitori e degli studenti ha le competenze previste nell’art. 5 del D.L.G. 16 aprile 1994 n. 297. Ogni consiglio di classe ha un segretario per la stesura dei verbali delle sedute, delegato dal Dirigente scolastico.
Il Dipartimento è costituito da tutti i docenti che insegnano la stessa disciplina. Ogni dipartimento è rappresentato da un coordinatore di dipartimento, incaricato annualmente dai docenti dipartimentali che ha le seguenti funzioni:
1. ha il compito di coordinare l’attività programmata dai dipartimenti con particolare riguardo alla identificazione degli obiettivi educativi e cognitivi della disciplina;
2. ha il compito di promuovere progetti e iniziative anche relativamente alla formazione
3. può convocare, previa segnalazione al preside, i docenti dell’area;
4. in base alla delega ricevuta coordina la discussione dei dipartimenti sull’adozione dei libri di testo e ne riferisce al collegio in occasione della delibera formale;
5. costituisce la commissione che, presieduta dal preside o da un suo delegato, si occupa della revisione del PTOF e della Carta dei Servizi;
6. riferisce sui lavori dei dipartimenti al preside e coordina con lui interventi e proposte.
Il responsabile di progetto, su incarico annuale del collegio docenti, ha le seguenti funzioni:
1. predispone la stesura del progetto (comprensivo di una breve presentazione rivolta agli utenti da inserire nel PTOF) e lo consegna al Preside o ad un suo delegato;
2. coordina l’attività specifica;
3. riferisce al preside e a un suo collaboratore con delega per il settore di competenza ogni sviluppo dell’attività;
4. su delega del preside prende accordi con associazioni o istituzioni esterni;
5. ha ampia discrezionalità nei limiti delle norme, nel contatto con gli studenti;
6. ha il compito di promuovere tutte quelle iniziative atte a sviluppare tutti i miglioramenti possibili dell’attività o progetto in questione;
7. verifica la percezione del servizio tramite questionario di soddisfazione rivolto agli utenti (con scadenza triennale nel caso di progetti consolidati);
8. a fine anno scolastico, o a fine attività compila apposita scheda di valutazione del progetto stesso.
I collaboratori del preside
Collaborano alla gestione della scuola in sintonia con il dirigente scolastico, che possono sostituire in caso di sua assenza.
RSPP
Ha il compito di:
1. verificare il rispetto delle norme relative alla sicurezza negli ambienti di lavoro,
2. far veicolare le informazioni relative alle tematiche della sicurezza ai lavoratori,
3. organizzare e coordinare le attività e le persone impegnate nella sicurezza: Servizio di Gestione delle Emergenze S.G.E., addetti servizio Primo Soccorso S.P.S., Addetti Servizio Prevenzione Incendi e Lotta Antincendio S.P.I.L.A., addetti uso del defibrillatore (BLSD), Addetti somministrazione farmaci a scuola.
I responsabili di laboratorio, per incarico annuale del collegio dei docenti, hanno le seguenti funzioni:
1. controllare lo stato di manutenzione del materiale presente nei laboratori stessi;
2. provvedere a presentare, sentito il dipartimento, le proposte di acquisto di nuova attrezzatura o materiale utile per i laboratori;
3. coordinare l’accesso delle classi dell’istituto ai laboratori stessi predisponendo un orario settimanale di utilizzo. Tale orario è esposto su apposita tabella all’ingresso dei laboratori;
4. riferire periodicamente al preside sullo stato dei laboratori;
5. segnalare al preside o al vicepreside il materiale ritenuto obsoleto.
Il comitato didattico
Il Comitato didattico è un organismo individuato dal PTOF, costituito dal Dirigente scolastico, i collaboratori del Preside, i Coordinatori di Dipartimento, le funzioni strumentali; l’incarico ha durata annuale e si riunisce mediamente una volta al mese.
Oltre a coordinare l’attività didattica dei dipartimenti, il Comitato – eventualmente integrato da docenti scelti dal Collegio – elabora le proposte e i documenti del Piano dell’Offerta Formativa Triennale da presentare all’approvazione del Collegio dei docenti. Di norma è presieduto dal Dirigente scolastico; è possibile la delega ad un suo collaboratore che lo rappresenta durante le sedute.
6.2 Il sistema di gestione ambientale
Il sistema di gestione ambientale dell'IIS si avvale dei principali organi istituzionali previsti dall'ordinamento scolastico ed è integrato da specifici atti con i quali sono stati attribuiti compiti specifici per la gestione ambientale. Per attuare il sistema di gestione ambientale, l’IIS ha costituito un Gruppo Ambiente al quale hanno aderito alcuni docenti e personale ATA e alcuni studenti. Periodicamente entrano a far parte del gruppo nuovi studenti per sostituire quelli in uscita.
Il Dirigente Scolastico, affiancato per gli aspetti di competenza dal Dirigente Amministrativo, concentra su di sé il ruolo della Direzione e di Rappresentante della Direzione per il SGA. Il Consiglio di Istituto assicura il coinvolgimento di insegnanti, allievi e famiglie e approva alcuni documenti del SGA tra cui, ad esempio, il PTOF - che include la Politica Ambientale. Il Collegio Docenti è l'organo attraverso il quale il SGA assicura il coinvolgimento del corpo insegnante.
Attraverso l'approvazione di un progetto dedicato alla registrazione EMAS, l’istituto ha identificato un responsabile del SGA che assume anche il ruolo di contatto con l'esterno, e altri 2 componenti del gruppo di lavoro che sostiene il progetto della registrazione EMAS.
I compiti del gruppo di lavoro sono:
• Redigere e mantenere aggiornati manuale integrato, le procedure, l’analisi ambientale iniziale, la dichiarazione ambientale
• Gestire i documenti del SGA, gli audit interni, le non conformità e le azioni correttive
• Monitorare gli aspetti ambientali coinvolgendo gli studenti
• Promuovere e proporre attività di educazione ambientale
• Proporre obiettivi di miglioramento del SGA
Il SGA si avvale anche del supporto del personale ATA cui sono attribuiti compiti operativi specifici per la gestione degli aspetti ambientali quali la raccolta differenziata, la gestione dei prodotti di pulizia, il monitoraggio dei consumi di carta ed altri.
6.3 PTOF 2022/25
La legge 107 del 13 Luglio 2015, entrata in vigore il 16/07/2015, ha comportato e comporterà una nuova impostazione della programmazione educativa e didattica degli istituti scolastici, con novità significative riguardo al documento che le contiene: il POF. In luogo del POF (piano annuale dell'offerta formativa), ogni scuola deve redigere e approvare un PTOF di durata triennale, che (art. 3 L. 107): “....è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”. Esso deve contenere attività formative e progettuali "per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali".
Tale documento, che è pubblico, può subire revisioni annuali (entro ottobre).
Attraverso il PTOF l’IIS ha delineato concretamente la sua offerta formativa, curricolare ed extracurricolare nonché organizzativa, i suoi obiettivi formativi ed un piano di miglioramento. L’elaborazione del PTOF, che avverrà nell’autunno del 2022, dopo la pubblicazione alla fine del precedente anno scolastico dell’atto di indirizzo del dirigente scolastico per il triennio 2022-2025, terrà conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV dalla commissione congiunta deliberata dal Collegio dei Docenti dell’IIS “Tron Zanella” per il triennio 2022-2025, per rispondere alle reali esigenze dell’utenza.
Fondamentale risulta anche l'aderenza all'ambiente, nelle sue diverse articolazioni (naturale, storico-culturale, socio-economico, istituzionale). Infatti, nel nuovo PTOF sarà presente una sezione specifica in cui dichiarare le attività svolte dalla scuola per favorire la transizione ecologica e la salvaguardia dell’ambiente.
6.4 La politica ambientale della scuola
L'I.I.S. Tron - Zanella, nell’ambito delle proprie finalità generali, intende contribuire all’educazione degli allievi e, indirettamente, delle loro famiglie e del personale scolastico, verso la conoscenza, il rispetto, la valorizzazione e la salvaguardia dell’ambiente. Perciò il nostro istituto si impegna a:
• svolgere ogni attività nel pieno rispetto dell’ambiente, privilegiando la scelta di tecnologia appropriata in modo da prevenire l’inquinamento e ridurre al minimo l’impatto ambientale;
• organizzare attività curricolari ed extracurricolari per gli studenti finalizzate a conoscere meglio il proprio territorio, per sviluppare la cultura del rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile;
• coinvolgere studenti, docenti e personale A.T.A., nella definizione degli obiettivi e delle procedure del sistema di gestione ambientale, nonché nella loro realizzazione e applicazione;
• stimolare gli studenti al rispetto e alla valorizzazione dell’ambiente attraverso un processo di miglioramento continuo;
• promuovere istanze ambientali rilevanti emerse da segnalazioni o iniziative degli studenti o delle famiglie e da problemi ambientali che nel corso del tempo potranno imporsi all’attenzione degli attori del territorio con lo scopo di favorire processi di innovazione e transizione ecologica dal “basso”;
• porre attenzione al contesto legislativo nazionale ed internazionale per potersi adeguare alle nuove normative;
• mantenere l’adesione per entrambi i plessi della registrazione EMAS (sistema comunitario di ecogestione e audit al quale abbiamo aderito volontariamente);
• collaborare, allo scopo di favorire la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile, a progetti sulla mobilità sostenibile in collaborazione con gli attori locali, in particolare Comune e Provincia.
6.5 Descrizione generale dell’edificio scolastico
L’edificio è composto da 2 plessi adiacenti collegati da un ponte: il Plesso Tron e il Plesso Zanella
Plesso Tron
L’edificio in cui ha sede il Plesso Tron è una costruzione a tre piani, appositamente progettata per uso scolastico. Nel 2006 è stato completato un ampliamento in direzione Sud- Ovest del corpo Nord dell’edificio scolastico.
La “superficie utile riscaldata” è di 5400,00 m2 (APE 2017).
Accanto al corpo principale dell’edificio, si trova la palestra con i locali di pertinenza e accanto a questa ci sono due campi sportivi, uno in cemento e uno in terra battuta.
L’edificio comprende 101 locali oltre alla palestra.
Al piano seminterrato ci sono aule, 3 laboratori (multimediale, linguistico e di disegno), servizi igienici per alunni, disabili e personale, un magazzino, un archivio, ripostigli e la centrale termica.
Al piano rialzato (o primo) ci sono aule, 2 laboratori di fisica, una aula multimediale, gli uffici, l’infermeria, servizi igienici, la portineria, un locale dedicato agli assistenti tecnici, lo spogliatoio per il personale, un magazzino.
Al piano secondo ci sono aule, 4 laboratori (2 di chimica, uno di biologia e uno multimediale), una sala riunioni, la sala insegnanti, l’aula magna, servizi igienici, un locale per assistenti tecnici, ripostigli.
Nella palestra ci sono, oltre al piano di gioco, l’infermeria, servizi igienici e spogliatoi, un ufficio docenti, un magazzino attrezzi e la centrale termica.
Plesso Zanella
Anche l’edificio del plesso Zanella è stato edificato a scopo scolastico negli anni 70 e si sviluppa su tre piani.
La “superficie utile riscaldata” è di 3662,20 m2 (APE 2017). I locali nell’edificio sono 66, così suddivisi:
Al piano seminterrato si trovano aule didattiche, 1 aula multimediale, l’aula magna, un archivio, servizi igienici per alunni, disabili e personale e ripostigli.
Al piano rialzato (o primo) ci sono aule, la sala insegnanti, la portineria, la biblioteca, uffici e servizi igienici.
Al piano secondo, oltre alle aule, ci sono una aula informatica, il laboratorio di scienze, un locale di deposito dei reagenti di laboratorio e servizi igienici.
Alla palestra sono collegati gli spogliatoi, servizi igienici, l’infermeria e la centrale termica.
Per favorire la mobilità sostenibile e proteggere i mezzi dal rischio di furti, l’Istituto ha recintato un parcheggio interno per le biciclette che viene chiuso dopo l’inizio delle lezioni.
L’Amministrazione provinciale di Vicenza è proprietaria degli immobili nei quali si svolge l’attività del Liceo nonché delle aree dei piazzali esterni.
Il Dirigente, in accordo con RSPP, acquisisce dalla Provincia la documentazione relativa agli aspetti autorizzativi e di sicurezza della scuola.
6.6 Conformità legale; licenze, permessi e autorizzazioni
Agibilità
È disponibile il certificato di agibilità del 11/01/2007 (Provincia di Vicenza, prot. 1863/07) per il Plesso Tron. Per il Plesso Zanella la scuola dispone dell’autorizzazione all’uso a scopo didattico rilasciata dal Sindaco del Comune di Schio il 30 settembre 1975.
Scarichi
Gli scarichi dei bagni dell’IIS sono di tipo domestico, sono recapitati nella fognatura comunale e non sono soggetti all’obbligo di autorizzazione (Dlgs 152/2006, parte III, art. 124 comma 4).
I residui derivanti dalle attività del laboratorio di chimica sono smaltiti come rifiuti speciali pericolosi (D.Lgs 152/2006, parte III, art. 74 comma 1, lettera g).
I piazzali esterni di pertinenza dell’istituto sono spazi per la ricreazione degli studenti e in parte sono destinati a parcheggi. Le acque meteoriche confluiscono in un pozzetto ispezionabile posto dietro la palestra e sono recapitate nella rete fognaria cittadina assieme alle acque nere. Gli scarichi di acque di dilavamento di questi piazzali non devono essere autorizzati.
Emissioni
Non ci sono emissioni in atmosfera soggette ad autorizzazione.
Le cappe di aspirazione del laboratorio di chimica non sono soggette ad autorizzazione né a limiti di emissione perché “attività in deroga” (art. 272 del Dlgs 152/2006).
Le caldaie per il riscaldamento sono gestite dalla Provincia; non sono soggette ad autorizzazione in base al comma 14 dell’articolo 269 del D.Lgs 152/2006; secondo il titolo II della parte V del Dlgs 152/2006 in quanto impianto termico civile sono soggette a regolare manutenzione, gestita dalla provincia stessa tramite ditta esterna.
Prevenzione incendi
L’IIS è soggetto - per il numero degli alunni e per la presenza di caldaie - al controllo dei Vigili del Fuoco (attività n.65, 67 e 74 del DPR 151/2011). Il rispetto dei requisiti strutturali per l’antincendio è in carico all’Amministrazione provinciale di Vicenza che è anche titolare del rapporto con il Comando dei Vigili del Fuoco.
Per il plesso Zanella, la Provincia detiene un CPI rinnovato il 27/06/2022 con scadenza nel 2027. Il CPI del plesso Tron è stato rinnovato il 05/07/18 e ha scadenza in settembre 2023.
Mentre la Provincia ha in carico la manutenzione straordinaria e assicura la conformità delle strutture da tutti i punti di vista, l’istituto ha l’obbligo di manutenere le attrezzature e provvedere alla designazione delle squadre di emergenza, alle prove delle procedure di emergenza ed alla manutenzione periodica dei presidi antincendio.
Gestione rifiuti
La gestione dei rifiuti avviene secondo quanto prescritto dal Dlgs 152/2006 e dal regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani (2° aggiornamento Deliberazione Consiliare n. 123 del 22 novembre 2021). Il sistema di raccolta differenziata attivo nel Comune prevede che le varie tipologie di rifiuto (eccetto il vetro) vengano conferiti in cassonetti forniti dal Comune stesso e posti da personale ATA autorizzato nel retro della palestra, dove viene ritirato con scadenze fissate per ogni tipologia di rifiuto dalla azienda partecipata AVA. Il vetro viene ancora conferito nei cassonetti posti all'esterno della scuola.
I rifiuti pericolosi vengono raccolti in appositi contenitori e smaltiti presso ditte specializzate.
I rifiuti derivanti dalle potature sono gestiti dalla Cooperativa incaricata. In generale, i rifiuti prodotti da terzi sono gestiti dagli stessi produttori.
Caldaie
Nell’IIS sono presenti nel plesso Tron due caldaie per il riscaldamento dell’edificio scolastico principale Riello della potenzialità utile massima di 315,6 kW ciascuna ed una per il riscaldamento della palestra, con potenza termica focolare complessiva 125 kW e nel plesso Zanella una caldaia con potenza di 572,6 kW. Tutte le caldaie sono alimentate a Gas Metano. La manutenzione è affidata dalla Provincia e ad una ditta esterna.
I tecnici della ditta esterna aggiornano il catasto regionale CIRCE e ne danno evidenza al proprietario dell’immobile.
Laboratori
I laboratori di chimica, fisica e biologia sono serviti da impianti di distribuzione del gas metano. Nei laboratori sono installati rilevatori di perdite di gas.
I laboratori di chimica sono dotati di cappe di aspirazione e di armadi per la conservazione in condizioni di sicurezza dei reagenti. Sono state censite le sostanze pericolose presenti e generalmente le quantità utilizzate sono sempre molto ridotte. Sono disponibili le schede di sicurezza.
Nei computer dei laboratori di ciascun plesso sono salvati gli elenchi delle sostanze chimiche utilizzate e gestiti dai rispettivi tecnici. Una raccolta delle SDS è condivisa tra tutti su Google Drive. Il personale che usa e gestisce il laboratorio è formato e competente.
Condizionamento ed apparecchi per mantenere freschi cibi e bevande
Non vi è un impianto centralizzato di condizionamento.
Il plesso Tron è dotato di condizionatori per alcuni uffici. Gli impianti contengono sostanze non lesive dello strato di ozono, ma contengono sostanze, come il gas R134a, che contribuiscono al riscaldamento globale (“gas serra”). I condizionatori contengono tutti un quantitativo di gas serra inferiore ai 5 ton CO2 eq., pertanto non si rendono necessarie verifiche periodiche per accertarne la tenuta. Non si hanno notizie di perdite e rabbocchi di gas. Riguardo all'efficienza energetica non corre l'obbligo di verifica in quanto le potenze dei climatizzatori sono inferiori a 12 kW.
Per la distribuzione di bevande fresche e merendine sono presenti nei corridoi dell’istituto macchine di proprietà della ditta distributrice dei prodotti, la quale dichiara di effettuare in particolare la pulizia mensile dell'evaporatore. Sono inoltre presenti frigoriferi di proprietà della scuola, utilizzati per necessità quali, in particolare, la produzione di ghiaccio da usare per azioni di primo soccorso. Tutti contengono gas refrigerante R134a in quantità inferiore ad 1 kg.
Emergenze
La gestione dei documenti per la sicurezza e l’igiene sul lavoro è affidata ad un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
In particolare, sono gestite dal RSPP:
● documento di valutazione dei rischi;
● nomine delle squadre di emergenza e pronto soccorso (nomina formale del Dirigente);
● piani di evacuazione;
● verifiche mensili sui dispositivi antincendio registrate nel quaderno di manutenzione antincendio (verifiche semestrali sono affidate a ditta esterna da parte della Provincia);
● prove periodiche di evacuazione.
La formazione interna di tutto il personale ha l’obiettivo di estendere la cultura della sicurezza e aumentare il numero di persone coinvolte direttamene nelle squadre di primo soccorso e primo intervento e nell’organizzazione / gestione del sistema.
Ad oggi non si sono verificati casi di emergenze o incidenti ambientali di nessun tipo. Altre attrezzature
In alcuni locali adibiti a ripostiglio o deposito di servizio sono presenti, oltre a depositi di materiali attualmente non utilizzati (banchi, sedie, armadi, ecc.), attrezzature per la gestione del verde (decespugliatore, trattorino, carburanti) e prodotti per le pulizie e attrezzature (carrelli, idropulitrice). Tutte le sostanze pericolose utilizzate sono state censite ed hanno la scheda tecnica e di sicurezza; le quantità utilizzate ed in deposito sono registrate da un collaboratore scolastico.
7 LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI
Il punto 6.1.2 della norma ISO 14001:15, ripreso integralmente anche dal regolamento (CE)/1221/09 – EMAS come modificato dal Regolamento (UE)/1505/17 al punto B3, afferma:
L’IIS ha identificato e successivamente valutato i propri aspetti ambientali. In seguito vengono descritte le modalità della valutazione e vengono illustrati i risultati ottenuti.
7.1 Individuazione degli aspetti ambientali
Nel percorso per individuare tutte le attività che – direttamente o indirettamente – possono produrre impatti ambientali, locali o globali, in condizioni normali, anormali o di emergenza, sono stati considerate:
• le attività svolte dentro l’istituto e tutti i servizi necessari: luce, riscaldamento, uffici e segreteria, servizi di pulizia e manutenzione, attrezzature tecniche;
• le attività didattiche curriculari e non ed i loro effetti culturali;
• i rapporti con i fornitori di beni e servizi;
• i rapporti con soggetti esterni, in particolare istituzionali;
• i comportamenti extrascolastici delle persone che hanno rapporti con la scuola (allievi, docenti, famiglie, personale ATA).
Sono stati presi in considerazione:
• i flussi in ingresso e uscita;
• le attività passate (se pertinenti) ed i nuovi sviluppi;
• le condizioni operative normali e anormali;
• le situazioni di emergenza ragionevolmente prevedibili.
Sono stati svolti sopralluoghi e colloqui con il personale ed in particolare è stato utilizzato il contributo dei partecipanti al gruppo di lavoro ambiente.
Dai risultati dell’analisi si comprende che i confini dell’azione dell’istituto possono allargarsi e che le opportunità per il miglioramento continuo possono moltiplicarsi se si pensa al futuro ed a agli effetti a lungo termine dell’attività educativa, anche cercando con “creatività” progetti e rapporti di collaborazione con soggetti esterni.
I risultati della individuazione degli aspetti ambientali sono riportati nel documento “Tabelle identificazione e valutazione aspetti ambientali”.
7.2 Il metodo per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali
Dopo aver individuato gli aspetti, la norma chiede di valutarli. Non esiste un solo metodo. Spetta all’istituto di scegliere il metodo e applicarlo coerentemente; il metodo deve essere chiaro e coerente. Una buona procedura di valutazione dovrebbe essere anche “ripercorribile”: i motivi per cui un aspetto è valutato significativo o meno devono risultare rintracciabili e ragionevolmente convincenti anche a chi non ha partecipato a tutto il percorso di individuazione e valutazione.
Sono stati scelti 5 criteri che comprendono, rimanendo pur sempre sufficientemente semplici, tutti gli elementi prescritti dal Regolamento EMAS.
I criteri sono stati utilizzati all’interno di una procedura applicata a tutte le attività che possono avere una qualsiasi interazione, sia in modo diretto che indiretto, con l’ambiente esterno.
Per ciascuno degli aspetti ambientali diretti, è stato risposto al quesito di ciascuno dei cinque criteri, ed è stato assegnato il punteggio relativo alla risposta.
Alla fine della valutazione il punteggio finale è stato calcolato come la somma dei punteggi relativi a ciascuno dei criteri applicati.
Gli aspetti diretti sono:
1. Significativi se la somma delle valutazioni è maggiore o uguale a 8
2. Non significativi se la somma delle valutazioni è minore di 8
Nel caso in cui un criterio non sia applicabile, questo non è stato utilizzato per il calcolo del punteggio finale (nella tabella riassuntiva viene posta la sigla NA).
I criteri di valutazione sono stati applicati sia nel caso in cui l’aspetto ambientale significativo si manifesti in situazioni di normale operatività, che nel caso si manifesti in condizioni di emergenza, anormalità o transitorietà.
Per gli aspetti indiretti, la somma dei punteggi relativi a ciascun criterio è stata moltiplicata per un fattore di influenza il cui valore diminuisce al calare delle possibilità dell’istituto di incidere con proprie decisioni o atti sull’aspetto stesso.
I valori utilizzati sono:
0 Nessuna incidenza
0,2 Bassa incidenza
0,5 Media incidenza
0,8 Elevata incidenza
1 Controllo gestionale totale dell’aspetto
Gli aspetti indiretti risultano:
1. Significativi se la somma delle valutazioni è maggiore o uguale a 7
2. Non significativi se la somma delle valutazioni è minore di 7
Criteri per la valutazione degli Aspetti Ambientali
N. Criterio Valutazione = 1 Valutazione = 2 Valutazione = 3 Valutazione = 4
1
Esistono obblighi di legge e sono rispettate le disposizioni legislative che disciplinano l’aspetto ambientale?
Aspetto non disciplinato. Aspetto disciplinato. Sono presenti e gestite le autorizzazioni e attuate le prescrizioni e/o le emissioni rilevate
sono ampiamente al di sotto i limiti Aspetto disciplinato. Autorizzazioni presenti ma alcune prescrizioni attuate con difficoltà e/o emissioni vicine ai limiti Aspetto disciplinato. Autorizzazioni e relative prescrizioni non rispettate
I valori rilevati hanno superato i valori soglia
2 L’aspetto è importante per entità, danni potenziali, estensione anche nel ciclo di vita dei beni o dei servizi cui l’aspetto è
collegato? (*)
Molto poco
Poco
Medio
Molto
3 L’ambiente o il contesto sono vulnerabili o sensibili?
Oggettivamente o per come risulta da richieste, proteste, segnalazioni delle parti interessate.
Per nulla sensibile
Nessun requisito di interesse
Lievemente sensibile
Requisiti da parti interessate interne
Sensibile
Requisiti da parti interessate anche esterne Estremamente sensibile
Sono in corso procedimenti legali o sono evidenti requisiti espliciti e
impattanti da parti interessate esterne
4 L’aspetto ambientale è collegato a situazioni incidentali o a rischi significativi?
No Collegamento a un rischio a bassa probabilità e gravità o gestito in maniera soddisfacente Collegamento a un rischio a bassa probabilità e gravità ma gestito in maniera non del tutto soddisfacente Collegamento a un rischio ad alta probabilità o gravità e gestito in maniera non soddisfacente
5 Sono state identificate opportunità di miglioramento?
No, sotto alcun profilo Scarse opportunità di miglioramento Buone opportunità di miglioramento a fronte di investimenti limitati Notevoli opportunità di miglioramento
(*) la formazione e l’educazione dei ragazzi è il servizio essenziale fornito dalla scuola; in tal senso l’approccio al “ciclo di vita” va inteso in senso ampio, con riguardo anche all’influenza della gestione degli aspetti sull’educazione e dunque sul comportamento futuro degli studenti
7.3 Gli aspetti ambientali
I risultati della valutazione sono riportati nel documento “Tabelle identificazione e valutazione aspetti ambientali”. Per ogni aspetto significativo viene indicata una “risposta”: si può trattare di obiettivi di miglioramento, di una Procedura scritta per pianificare e/o controllare le attività per prevenire o limitare impatti, oppure si può trattare di attività di monitoraggio per tenere sotto controllo l’impatto ambientale.
Di seguito sono riportati tutti gli aspetti ambientali valutati significativi per l’istituto. I dati ambientali che hanno contribuito a valutarli sono riportati nel capitolo 8.
7.4 Aspetti diretti significativi
Aspetto / impatto Punteggio Informazioni e controllo dell’aspetto
Consumo di carta di allievi e docenti per attività didattiche
10 La scuola misura i consumi totali di carta ed i consumi di carta usata specificamente per l'attività didattica.
Sono definite regole per utilizzare correttamente la carta e tutti sono sensibilizzati per consumarne il meno possibile.
Consumo di energia elettrica per illuminazione e per il funzionamento di attrezzature didattiche
9 Il Gruppo Ambiente raccoglie i dati direttamente dai contatori, elabora ed analizza i dati per comprendere in prima persona i consumi.
Tutti sono sensibilizzati con consigli di buon comportamento per evitare sprechi (luce accese di giorno, condizionatori accesi quando
non serve o mal regolati, uso responsabile delle lavagne interattive multimediali, ecc ).
Consumo di gas metano per riscaldamento invernale
9 Il consumo di metano per riscaldamento è tra gli aspetti ambientali quantitativamente più importati dell’IIS.
La manutenzione straordinaria dell’immobile, la manutenzione delle caldaie e la programmazione del riscaldamento spettano all’Amministrazione provinciale.
Uso di condizionatori contenenti gas serra
9 Nei condizionatori sono contenuti gas refrigeranti come il R134a classificato “gas serra”. L’istituto conosce i gas presenti e le quantità ed esegue la manutenzione degli apparecchi per prevenire perdite.
Uso di sostanze pericolose per le pulizie 8 Vengono utilizzati detergenti, disincrostanti, solventi, sanificanti ed igienizzanti. Si tratta di prodotti utilizzati in quantità ridotte, ma con continuità.
Rischio di versamenti di prodotti per le pulizie classificati “pericolosi”
8 Il personale ATA usa per le pulizie normali prodotti di uso “domestico” che sono classificati “pericolosi”, ad esempio “irritanti”. Questi prodotti, se versati in quantità eccessiva negli scarichi, contribuiscono all’inquinamento. L’elenco dei prodotti utilizzati è mantenuto aggiornato. Il personale è formato e competente ed è stata
predisposta una procedura per prevenire e fronteggiare eventuali incidenti.
Rischio di fughe di gas metano nei laboratori
8 Nei laboratori c’è una rete di distribuzione del metano. Il rischio, anche se rimane tra i più rilevanti per la scuola, è sotto controllo anche grazie ai rilevatori di fughe. La scuola è dotata di Certificato Prevenzione Incendi e di adeguati presidi antincendio.
Utilizzo di sostanze pericolose
8 Sono usati reagenti per esperimenti presso i Laboratori. I locali sono dotati di adeguate cappe di aspirazione. Non soggette ad autorizzazione.
Nei Laboratori sono esposte regole di comportamento per la sicurezza; sono disponibili armadi a norma per i prodotti chimici; sono disponibili elenchi dei prodotti chimici utilizzati.
Gli studenti sono formati.
Rischio di versamenti di reagenti chimici utilizzati negli esperimenti di laboratorio
9 Sono utilizzate piccole quantità di reagenti, spesso diluiti. Il laboratorio è dotato di un locale dedicato alla conservazione dei reagenti con armadi adeguati e chiusi a chiave. L’elenco delle sostanze utilizzate è mantenuto aggiornato per conoscere i rischi. È stata predisposta una procedura per prevenire e fronteggiare eventuali incidenti.
Produzione di rifiuti urbani
8 Nell’istituto è in atto una raccolta differenziata molto spinta. Ogni piano è dotato di “isole ecologiche” con bidoni di diversi colori e cartellonistica. Per capire l’efficacia del sistema sono monitorate, scegliendo delle settimane a campione, le quantità di rifiuto secco indifferenziato che devono essere quanto più basse possibile.
Sono conferiti nel secco indifferenziato i rifiuti dell’infermeria, ad eccezione dei farmaci scaduti, che vengono conferiti negli appositi contenitori presso le farmacie del territorio comunale. È stata predisposta una procedura che descrive la corretta gestione dei rifiuti.
Produzione di rifiuti speciali pericolosi
9 La scuola produce scarti di laboratorio, imballaggi contaminati da sostanze pericolose, neon. Questi sono rifiuti classificati pericolosi e non sono assimilabili agli urbani; sono prodotti in piccolissime quantità e sono smaltiti tramite ditte autorizzate. È stata predisposta una
procedura che descrive la corretta gestione dei rifiuti pericolosi.
Rischi di incendi o versamenti nei depositi interni di prodotti e materiali
8 La scuola è, come molte altre, dotata di pochi e piccoli spazi da usare come magazzino. Per questo c’è attenzione per assicurare che la sistemazione dei materiali comporti i minori rischi. Ad esempio i materiali infiammabili non sono conservati negli stessi locali ove si trovano materiali combustibili (es.: carta).
Inquinamento dell’aria e da rumore da traffico Mobilità sostenibile
8 I trasferimenti casa – scuola degli allievi e del personale contribuiscono all’inquinamento locale ed all’emissione di gas climalteranti. La concentrazione di più Istituti superiori nell’area del “Campus” ha portato il tema all’attenzione del Comune di Schio che si è attivato anche con il proprio “Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima” (PAESC). Con delibera del Consiglio comunale n.54/2021 del 28.04.2021, il Comune di Schio ha aderito al patto dei Sindaci per l’energia ed il clima ed ha assunto il ruolo di Comune capofila del PAESC congiunto del gruppo di Comuni del Pasubio Alto Vicentino. Oltre a Schio vi fanno parte Marano Vicentino, Torrebelvicino, Piovene Rocchette, San Vito di Leguzzano, Santorso e Valli del Pasubio.
Sono in valutazione ipotesi di creare aree riservate a pedoni e bici, corsie preferenziali per i mezzi pubblici e di limitare l’accesso ai mezzi privati. L’Istituto Tron Zanella partecipa attivamente alle attività promosse dal Comune e favorisce la partecipazione dei propri allievi ai progetti ed alle indagini in corso.
7.5 Aspetti indiretti significativi
Aspetto / impatto Punteggio Informazioni e controllo dell’aspetto
Scelta e acquisto di carta riciclata per stampa, fotocopiatrici, scrittura, atti.
11 L’attività scolastica consuma carta, per usi di segreteria ed usi didattici. L’IIS acquista carta a basso impatto ambientale (ad. Esempio carta riciclata) nel rispetto dei CAM (www.mite.gov.it/pagina/i-criteri- ambientali-minimi). La scelta di carta riciclata riduce l’inquinamento e soprattutto induce i produttori a migliorare le tecnologie e la qualità del
prodotto e a ridurne i costi ed educa studenti e insegnanti a valutare gli impatti ambientali dei prodotti che utilizzano.
Acquisto di condizionatori, frigoriferi ed altri apparecchi che possono contenere gas serra
9 Le apparecchiature che contengono gas serra sono regolarmente manutenute da ditte qualificate che assicurano una riparazione tempestiva in caso di perdite.
Acquisto di altri beni con potenziale impatto ambientale.
7,2 L’istituto acquista altri beni tra cui, ad esempio, i prodotti per le pulizie o l’arredamento. La scelta di prodotti Ecolabel o caratterizzati comunque da un “ciclo di vita” a basso impatto condiziona positivamente il mercato. Ci sono anche delle indicazioni per la P.A. (il
Piano d'Azione Nazionale per gli Acquisti Verdi ed i CAM).
Uso di macchine, di proprietà di terzi, distributrici di bibite e merendine fresche.
10 Le macchine per distribuire le bevande fresche sono noleggiate; chiedendo alle ditte di assicurare una corretta manutenzione per evitare perdite. Inoltre l’IIS chiede al fornitore prodotti freschi e provenienti da agricoltura biologica, privilegiando packaging riciclabile
e biodegradabile ed altre caratteristiche ecologiche.
Comportamento del personale delle ditte cui sono affidati lavori di manutenzione
8,8 Nell’istituto possono accedere ditte esterne per eseguire lavori di manutenzione ordinaria di attrezzature significative per l’ambiente o la sicurezza. I possibili aspetti ambientali dipendono dall’attività che svolgono. L’istituto può influire sui loro comportamenti soprattutto
quando incarica le ditte direttamente.
Coinvolgimento allievi nel SGA in particolare nella gestione dei rifiuti e dei dati sui consumi energetici e di risorse.
8,8 Questa prassi, in passato consolidata, si è fermata a causa della pandemia da COVID-19 e verrà rilanciata perché è un aspetto fondamentale. Spesso i ragazzi sono più bravi degli adulti a trovare soluzioni e idee originali e hanno più entusiasmo nel realizzarle.
Lasciando libero spazio all’iniziativa degli studenti si favorisce lo sviluppo della loro sensibilità verso il rispetto dell’ambiente e delle risorse. Un gruppo di ragazzi dell’istituto raccoglie i dati ambientali, li elabora, pianifica la raccolta differenziata, la sostengono e ne
verificano i risultati.
Pianificare attività didattiche curriculari a contenuto ambientale
9,6 L’istituto ha sviluppato, grazie al lavoro di programmazione dei Dipartimenti, alcuni progetti didattici a tema ambientale che si ripetono negli anni e costituiscono attività fisse del Piano dell’Offerta Formativa. Alcuni progetti coinvolgono molte classi e prevedono studi,
ricerche e uscite.
Partecipare a progetti con specifici obiettivi e contenuti ambientali
7,2 L’istituto è sempre pronto a cogliere le proposte progettuali ambientali che vengono dall’esterno (ad es. scambio culturale a tema ambientale in Svezia).
Pianificare attività didattiche formative extra curriculari a contenuto ambientale
7,2 Si tratta di progetti didattici di respiro annuale che vengono proposti di anno in anno e trovano spazio nel PTOF. Vengono proposti ad inizio anno e approvati dal collegio docenti.
8 DATI E INFORMAZIONI AMBIENTALI
Il Gruppo Ambiente, costituito da studenti dell’istituto, guidato dal RSGA e da alcuni membri del personale ATA, ha raccolto i dati riguardanti i consumi da parte del liceo.
8.1 Materiali
8.1.1 Carta
Il monitoraggio diretto dei consumi di carta è attivo da giugno 2022 ed è basato sulla lettura mensile da parte del personale ATA incaricato dei dati cumulati registrati dal gestionale collegato alle stampanti. Sono collegate al gestionale 6 stampanti, di cui 2 nelle sale docenti dei due plessi, 3 nei corridoi e 1 in segreteria.
Questi dati sono relativi ai consumi di carta caratteristici dell’attività didattica della scuola. Non sono conteggiate, ad esempio, le stampe da macchine non collegate al gestionale e utilizzate per le stampe in occasione degli esami di stato.
Per l’ultimo trimestre dell’A.S. 2021/22 è possibile calcolare il consumo di carta pro-capite da rilevazione diretta. I valori sono riportati in tabella.
LETTURE STAMPE EPSON
Mese Numero stampe Persone operanti in istituto Consumo mensile pro capite (*)
giugno 2022 15.762
1763 8,9
luglio 2022 171 0,1
agosto 2022 1039 0,6
(*) il consumo pro capite è calcolato rispetto al totale di alunni, insegnanti e ATA
A causa della pandemia da COVID-19, ai lunghi periodi di DaD e alle limitazioni alle attività di gruppo, non sono stati raccolti dati diretti di consumo prima di giugno 2022.
Per i consumi del passato si è quindi fatto riferimento ai dati di acquisto desunti dalle fatture passive. A maggio 2021 sono state acquistate 900 risme di carta pari a 450.000 fogli. Ipotizzando che tutti i fogli acquistati siano stati consumati alla data del successivo acquisto di marzo 2022 si ottiene una stima per eccesso del consumo medio mensile di 45.000 fogli pari a 25,5 fogli pro capite tra il 11.05.2021 ed il 11.03.2022.
L’IIS si impegna per la diminuzione dell’uso di carta e del numero di fotocopie, prendendo vantaggio della possibilità di utilizzare sempre di più supporti informatici come mezzo di trasmissione di documenti e materiali didattici.
L’IIS acquista carta a basso impatto ambientale (ad. esempio carta riciclata, FSC, ecc.) nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi.
8.1.2 Prodotti chimici
L’IIS utilizza e acquista prodotti chimici per le pulizie e per il laboratorio di chimica fisica e biologia.
Nell’A.S. 2021/22 non ci sono stati acquisti di prodotti per pulizie. Le quantità acquistate saranno monitorate dall’A.S. 2022/2023.
Sono stati acquistati alcuni litri di reagenti di laboratorio. Dato che sono acquistati volumi molto ridotti, non vengono monitorate le quantità.
8.2 Energia Elettrica
L’energia elettrica è utilizzata per l’illuminazione dei locali, principalmente con lampade al neon, e per il funzionamento delle apparecchiature elettriche in uso nelle classi, negli uffici e nei laboratori (computer, videoproiettori, LIM, etc).
La scuola non auto produce energia elettrica da fonti rinnovabili.
Il fornitore ENEL ha dichiarato per l’anno 2019 – il dato più recente disponibile – di avere prodotto il 38,22% dell’energia venduta ai clienti da fonti rinnovabili.
Da novembre 2021 i consumi vengono rilevati tramite la lettura dei contatori effettuata dai ragazzi del Gruppo Ambiente, accompagnati dal RSGA, con cadenza circa mensile. I dati vengono inseriti in un foglio Excel ed elaborati dal RSGA insieme agli studenti per calcolare i consumi mensili.
A causa della pandemia da COVID-19, ai lunghi periodi di DaD e alle limitazioni alle attività di gruppo, i dati di consumo precedenti sono stati desunti dalle bollette.
Nei paragrafi seguenti sono presentanti – per i due plessi - i consumi annuali e le relative emissioni di CO2 equivalente, espressa in tonnellate, calcolati utilizzando il fattore di emissione in gCO2eq/kWh consumato (mix residuo) pubblicati dalla Association of Issuing Bodies (AIB) per gli anni 2019, 2020 e 2021.
Sono presentati anche i consumi pro-capite – calcolati rispetto al totale di allievi, insegnanti e ATA presenti in ogni plesso in ciascun A.S. anche se quest’ultimo indicatore non è molto efficace in periodo di pandemia poiché il numero degli iscritti è costante durante ciascun anno scolastico ma le presenze all’interno della scuola variano fortemente in funzione della presenza o meno di “lock down”; il numero degli alunni in presenza da cui dipende molto il consumo è variato fortemente di momento in momento non è un dato disponibile.
Dall’analisi dei dati elaborati dal gruppo ambiente emergono le seguenti considerazioni:
- I consumi pro capite dei due plessi sono molto simili.
- Il consumo elevato nel plesso Zanella nell’A.S. 2019/2020 è dovuto ad un picco anomalo nel dicembre 2019 da attribuire alla presenza di un cantiere temporaneo.
- Sono facilmente riconoscibili i mesi in cui la scuola è stata totalmente chiusa a causa della pandemia da COVID-19, ovvero da febbraio a giugno 2020, in cui si è attivata la DaD e durante i quali i consumi sono nettamente crollati.
- Con la ripresa delle attività scolastiche, i docenti hanno avuto la possibilità di frequentare gli edifici scolastici anche se l’intera classe frequentava le lezioni in DaD. Pertanto, nell’A.S. 2020/21 si riscontrano consumi totali maggiori rispetto all’A.S. precedente. A causa della progressiva riduzione della DaD è l’A.S. 2021/22 ad avere i consumi totali più alti, proprio perché si sono riprese al 100% le attività in presenza.
- Escludendo le diminuzioni dei consumi dovute alla pandemia, si notano – più spiccatamente al plesso Tron - maggiori consumi nei mesi invernali. Si possono pertanto attribuire i consumi elettrici principalmente all’utilizzo delle luci, delle Lim, dei PC e non ai condizionatori presenti negli uffici dell’amministrazione. Fa eccezione il mese di giugno 2022, il quale, essendo stato molto caldo, ha probabilmente portato ad un uso maggiore del condizionatore da parte degli uffici del plesso).
8.2.1 Plesso Tron
A.S. Consumo totale kWh Emissione tCO2eq Consumo pro capite kWh/pers.
2019/2020 96595 (*) 45 80
2020/2021 107329 49 90
2021/2022 126504 58 105
I dati degli A.S. 2019/2020 e 2020/2021 sono letti dalle bollette, così come i dati di settembre e ottobre 2021. I successivi dati dell’A.S. 2021/2022 sono desunti dalle letture dirette del gruppo ambiente.
(*) Il dato di agosto 2020 non è disponibile; è stato utilizzato il dato di agosto 2019.
8.2.2 Plesso Zanella
A.S. Consumo totale kWh Emissione tCO2eq Consumo pro capite kWh/pers.
2019/2020 83367 39 147
2020/2021 50211 23 89
2021/2022 53258 24 95
Anche in questo caso, i dati degli A.S. 2019/2020 e 2020/2021 sono letti dalle bollette, così come i dati di settembre e ottobre 2021. I successivi dati dell’A.S. 2021/2022 sono desunti dalle letture dirette del gruppo ambiente.
8.3 Gas metano
Il gas metano viene utilizzato come combustibile nelle caldaie per il riscaldamento invernale degli edifici e per l'acqua calda dei servizi.
I consumi vengono rilevati tramite la lettura dei contatori effettuata dai ragazzi del Gruppo Ambiente, accompagnati dal RSGA, con cadenza circa mensile. I dati vengono inseriti in un foglio Excel ed elaborati dal RSGA insieme agli studenti per calcolare i consumi. A causa della pandemia da COVID-19, ai lunghi periodi di DaD e alle limitazioni alle attività di gruppo, i dati raccolti nell’ultimo triennio risultano parziali e non omogenei.
Per il gas metano non è stato possibile risalire alle bollette – pagate dall’Amministrazione provinciale di Vicenza - per analizzare i consumi. Pertanto, i dati a disposizione sono per il presso Tron i mesi invernali dell’A.S. 2019/20 e dell’A.S. 2021/22 e per il plesso Zanella degli
A.S. 2020/21 e 2021/22.
Nel caso del consumo di metano si riportano i dati mensili perché la variabilità stagionale è particolarmente significativa.
Nei paragrafi seguenti sono presentanti le tabelle dei consumi mensili rilevati e le relative emissioni di CO2 equivalente, calcolate considerando un fattore di conversione pari a 1,8 kg di CO2 equivalente per ogni m3 consumato.
Sono riportati anche i consumi rapportati ai metri quadrati riscaldati per confrontare le
prestazioni dei due plessi ed ai “gradi giorno” per depurare i consumi dall’effetto della temperatura esterna. I “gradi giorno” infatti misurano il salto di temperatura tra l’esterno e la temperatura interna di benessere: i “gradi giorno” crescono al diminuire della temperatura esterna. Le temperature ambientali sono rilevate alla stazione ARPAV di Malo fino a dicembre 2021; i dati 2022 non sono disponibili.
8.3.1 Plesso Tron
A.S. 2019/20
Mese Consumo gas (mc) Ton CO2 eq GG mc/GG Mc/mq*GG
Ott 2019 956 1,7 72 13,4 0,0025
Nov 2019 3534 6,4 325 10,2 0,0019
Dic 2019 8114 14,6 435 18,6 0,0034
Gen 2020 8038 14,5 472 17,0 0,0031
Feb 2020 6558 11,8 392 16,7 0,0031
A.S. 2021/22
Mese Consumo gas (mc) Ton CO2 eq GG mc/GG Mc/mq*GG
Nov 2021 ND 21,2 340 ND ND
Dic 2021 5987 10,8 487 12,3 0,0023
Gen 2022 5980 10,8 ND ND ND
Feb 2022 4813 8,7 ND ND ND
Mar 2022 830 1,5 ND ND ND
Apr 2022 1234 2,2 ND ND ND
8.3.2 Plesso Zanella
A.S. 2020/21
Mese Consumo gas (mc) Ton CO2 eq GG mc/GG mc/mq*GG
Ott 2020 1212 2,2 132 9,2 0,0025
Nov 2020 5583 10,0 357 15,6 0,0043
Dic 2020 8272 14,9 455 18,2 0,0050
Gen 2021 6550 11,8 519 12,6 0,0034
Feb 2021 3638 6,5 412 8,8 0,0024
Mar 2021 1196 2,2 336 3,6 0,0010
Apr 2021 327 0,6 143 2,3 0,0006
A.S. 2021/22
Mese Consumo gas (mc) Ton CO2 eq GG mc/GG Mc/mq*GG
Nov 2021 ND ND 340 ND ND
Dic 2021 6961 12,5 487 14,3 0,0039
Gen 2022 5848 10,5 ND ND ND
Feb 2022 4225 7,6 ND ND ND
Mar 2022 2586 4,7 ND ND ND
Apr 2022 798 1,4 ND ND ND
Dall’analisi dei dati esposti si possono trarre alcune considerazioni:
- scegliendo due mesi rappresentativi della stagione invernale, novembre e dicembre, emerge che, per entrambi i plessi, i consumi per l’A.S. 2021/22 sono più che raddoppiati rispetto agli anni precedenti. L’aumento si spiega considerando che sono riprese le attività scolastiche in presenza e che, dovendo ancora limitare il contagio del virus COVID-19, è stato raccomandato di arieggiare frequentemente e tenere le finestre aperte anche con il riscaldamento acceso.
- L’andamento stagionale dei consumi è marcato; anche tenendo conto dei “gradi giorno”, il consumo in mc/GG è maggiore nei mesi freddi.
- Tenendo conto della superficie scaldata – maggiore per il plesso Tron – il consumo specifico del plesso Zanella appare maggiore, indice di una minore efficienza energetica. Si veda, ad esempio, la prestazione di dicembre 2021, unico mese in cui è disponibile il consumo specifico per entrambi i plessi.
8.4 Acqua per usi igienici e laboratori
Nell’IIS si utilizza acqua potabile fornita dall’acquedotto comunale per usi igienici e nei laboratori. I consumi vengono rilevati tramite dal Gruppo Ambiente con cadenza circa mensile. I dati vengono inseriti in un foglio Excel ed elaborati dal RSGA insieme agli studenti. È stato possibile risalire alle bollette dei consumi di acqua per il plesso Tron dal 10/07/19 al 01/09/21 e per il plesso Zanella dal 03/01/2020 al 01/09/2021 e pertanto risalire ai consumi aggregati a più mesi.
Per l’A.S. 2021/22 invece, i dati riportati nelle tabelle sottostanti, sia per il plesso Tron che per il plesso Zanella, sono stati ricavati da letture mensili dei contatori.
8.4.1 Plesso Tron
Mesi Consumi da bollette Acqua (mc)
Set-19 139
Ott-19 168
Nov-19 227
Dic-19 211
Gen Feb Mar Apr Mag 2020 461
Giu Lug Ago Set Ott 2020 262
Nov Dic 2020 Gen Feb 2021 266
Mar Apr Mag Giu Lug Ago 2021 457
A.S. 2021/22
Mese Consumi da letture Acqua (mc)
Nov 306
Dic 276
Gen 259
Feb 200
Mar 272
Apr 376
Mag 389
Giu 57
Lug 59
8.4.2 Plesso Zanella
Mesi Consumi da bollette Acqua (mc)
Gen Feb Mar Apr Mag 2020 592
Giu Lug Ago Set Ott 2020 245
Nov Dic Gen Feb 2021 199
Mar Apr Mag Giu Lug Ago 2021 370
A.S. 2021/22
Mese Consumi da letture Acqua (mc)
Nov 145
Dic 215
Gen 240
Feb 161
Mar 193
Apr 174
Mag 180
Giu 31
Lug 32
Dall’analisi dei dati riportati nelle tabelle per entrambi i plessi emerge che l’uso di acqua è molto limitato.
In generale, valutando il consumo di acqua rapportato al numero di utenti è, in media, pari a circa 0,01 mc/persona*giorno. Normalmente, per la progettazione degli acquedotti, viene assunto un valore pari a 250 mc/persona*giorno; il consumo di acqua dell’IIS non è per questo ritenuto significativo.
8.5 Rifiuti
I’IIS produce rifiuti urbani provenienti principalmente da attività di ufficio, attività didattiche e dai resti delle merende degli studenti. Non è possibile calcolare la produzione annuale di rifiuti, espressa in tonnellate, in quanto questi vengono conferiti al servizio comunale di nettezza urbana (gestito da AVA). Le modalità di raccolta differenziata sono state organizzate dal Gruppo Ambiente con il coordinamento del RSGA. Attualmente le frazioni conferite al servizio pubblico di raccolta sono:
1) Carta e cartone
2) Plastica e alluminio
3) Rifiuti biodegradabili di cucine e mense (umido)
4) Rifiuti urbani non differenziati (secco)
5) Pile esaurite
6) Toner stampa esauriti
Soprattutto a scopo educativo, viene organizzata ogni anno una campagna di monitoraggio della produzione di rifiuti urbani indifferenziati. L’indagine è affidata agli allievi del Gruppo Ambiente e consiste nella pesatura del rifiuto "secco" e si realizza in due settimane campione (solitamente una in inverno ed una in primavera). L'indicatore è la massa media del rifiuto indifferenziato prodotto da una persona in un giorno (studenti + personale).
Si riportano in seguito i valori delle misure eseguite durante l’A.S. 2021/22, dai quali si nota una diminuzione nella produzione di rifiuto "secco" dal periodo invernale a quello primaverile.
RIFIUTO INDIFFERENZIATO “Secco”
Periodo Plesso Tron (kg) Plesso Zanella (kg) Totale (kg) Media pro capite IIS
(g/persona*giorno)
29/11 - 03/12 55,7 28,3 84 9,9
02/05 - 06/05 16,3 35,7 52 6,0
All’interno dell’IIS si producono anche i seguenti rifiuti speciali pericolosi, raccolti da personale ATA abilitato e smaltiti presso ditte autorizzate:
1) Assorbenti, materiali filtranti, (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose.
2) Sostanze chimiche di laboratorio contenenti costituite da sostanze pericolose comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio
3) Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio.
Infine, si riportano i quantitativi (kg) dei rifiuti speciali smaltiti per codice CER. I dati sono ricavati dai MUD e sono riferiti ad ogni anno scolastico.
MUD
CER
Descrizione Quantità (kg)
Destino
A.S. 19/20 A.S. 20/21 A.S. 21/22
20 01 21 Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio 23 - - Recupero
16 05 06 Sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose (…)
89
160
25
Smaltimento
15 02 02 Assorbenti, materiali filtranti, (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose
1.000
-
-
Smaltimento
8.6 Amianto
Non sono presenti strutture o elementi edilizi in materiali contenenti fibre di amianto.
8.7 Emissioni
Le emissioni in atmosfera prodotte dall’IIS comprendono le cappe dei laboratori e le eventuali emissioni di FGas (gas climalteranti) che si possono generare in caso di guasti ai condizionatori o alle macchine distributrici di bibite e merendine.
Le cappe non sono soggette ad autorizzazione né a monitoraggio.
Sono state censite le apparecchiature contenenti FGas: tutte sono di piccole dimensioni e contengono quantità di FGas corrispondenti a meno di 5 ton CO2 eq e sono comunque oggetto di manutenzione.
Le caldaie per il riscaldamento sono gestite dall’Amministrazione provinciale di Vicenza.
8.8 Uso del suolo (biodiversità)
L’Istituto occupa complessivamente 20.400 mq. Di questi, 14.450 sono occupati da edifici, piazzali o campo sportivi impermeabilizzati.
5950 mq, pari al 29% della superficie totale, è destinata a verde, prato, siepi o alberature.
8.9 Acquisti verdi di beni e servizi
Nell’acquisto di beni e servizi, l’IIS applica il codice appalti ed i “Criteri ambientali minimi” (CAM) alle categorie merceologiche per le quali sussiste l’obbligo. In particolare, si applicano alle forniture di carta, di materiali per la pulizia, ai toner, alla fornitura di bibite e cibo per i distributori automatici.
9 PROMOZIONE E DIFFUSIONE DI BUONE PRATICHE PER L’AMBIENTE
L’IIS propone annualmente una serie di progetti e attività di approfondimento che vengono realizzati con un minimo impatto ambientale per educare gli studenti a progettare e lavorare in un’ottica sostenibile, in linea con il Regolamento Emas. Tra tutti, elenchiamo i progetti più significativi:
Area Progetto
1 - Sostenibilità ambientale e apertura al territorio Ambiente ed EMAS
2 - Sviluppo delle competenze scientifiche e logico - matematiche Biliardo & Scuola Studenti
Biotecnologie
3- Cittadinanza attiva e democratica, interculturalità, legalità, solidarietà, competenze giuridico - economiche, autoimprenditorialità Peer Education
Giornalino scolastico
Progetto Legalità
4 - Educazione motoria ad uno stile di vita sano Corso assistente bagnanti
Giochi sportivi studenteschi
Primo soccorso e BLSD
5- Sviluppo delle competenze digitali e uso consapevole dei social network
Tronweb
6 – Servizi CLIL
Orientamento in entrata
Orientamento in uscita
Salute e benessere
In ambito curriculare, vengono allestite le seguenti esperienze di laboratorio chimico- biologico, atte a promuovere la pratica del riciclo e la consapevolezza dello spreco alimentare:
• sintesi del biodiesel a partire da olii esausti;
• sintesi di un’emulsione cremosa con glicerolo ottenuto dalla precedente esperienza del biodiesel;
• utilizzo della frutta marcia, anziché fresca, per estrarre la cromatina dal nucleo delle cellule vegetali e per la realizzazione delle fermentazioni alcoliche;
• utilizzo di alimenti scaduti, compromessi, scarti di tavola per le prove analitiche sui loro contenuti: carboidrati, lipidi e proteine.
Inoltre, l’IIS è sempre pronto a cogliere proposte che vengono anche dall'esterno rispondendo, quando possibile, agli inviti del Comune di Schio e di varie associazioni.
10 OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
Nel proporre i nuovi obiettivi, la dirigenza considera prioritariamente gli aspetti ambientali risultati più significativi. Gli aspetti significativi non sono però oggetto di obiettivi di miglioramento quando la significatività è legata alla necessità di mantenere sorvegliato l’aspetto piuttosto che alla necessità di migliorare le prestazioni ambientali. Si tiene conto anche della disponibilità finanziaria e della coerenza ai programmi e alle finalità educative dell’istituto. Il documento "Verbale del riesame della direzione" contiene nel dettaglio le risultanze degli incontri dal punto di vista degli obiettivi di miglioramento e delle azioni da intraprendere.
Nella riunione del 1 settembre 2022 sono stati definiti gli obiettivi di miglioramento ambientali per il triennio 2022 – 2025.
OBIETTIVO AZIONI DI MIGLIORAMENTO TARGET FASI E TEMPI RESP. STATO DI AVANZAMENTO RISORSE
Riduzione consumi energia elettrica
Sostituzione progressiva neon con LED Riduzione del 5% dei consumi totali in kWh dei mesi di riferimento (ottobre - dicembre) rispetto allo stesso mese dell’A.S. precedente per ciascun anno A.S. 2022/23, un
piano del Plesso Tron
A.S. 2023/24, un
piano del Plesso Tron
A.S. 2024/25, un
piano del Plesso Tron
DS
Corpi illuminanti già sostituiti con LED (dicembre 2021) nell’ala nuova plesso Tron
Finanziamento proprio
ATA
manutenzione
Riduzione consumi per riscaldamento
Sostituzione infissi plesso Tron con infissi sicuri e isolanti Riduzione dei consumi del plesso Tron parametrizzati ai gradi giorno di un mese di riferimento del 5%. Affidamento appalto (estate 2022)
Lavori (estate 2023)
DS È stato effettuato il sopralluogo dei tecnici della Provincia per la preparazione del piano di sicurezza e coordinamento
Finanziamento provinciale
Mobilità sostenibile Migliorare la mobilità all’interno del campus Sensibilizzazione,
raccolta dati sulla mobilità e rielaborazione. Partecipazione attiva degli studenti e del mobility manager alle riunioni comunali. Incentivare la mobilità sostenibile e separare gli accessi al Campus dei mezzi motorizzati rispetto a non motorizzati. Avvio progetto (2022)
Realizzazione viabilità separata (estate 2023)
DS
È stata avviata la raccolta dati sulla mobilità
Risorse umane interne
Compensazione emissioni CO2 con piantumazione alberi
Creazione spazi di studio e di lezione all’aperto con installazione di gazebo piantumazione di nuovi alberi autoctoni
Realizzazione degli spazi
Piantumazione di 3-4 alberi Collaborazione con Comune e Provincia (2022) Acquisto attrezzature ed essenze (2023) Realizzazione degli spazi
(2023)
DS
Da avviare
Risorse interne da individuare nel bilancio 2023
OBIETTIVO AZIONI DI MIGLIORAMENTO TARGET FASI E TEMPI RESP. STATO DI AVANZAMENTO RISORSE
Migliorare gli strumenti di supporto della didattica e le
condizioni di sicurezza
Ristrutturazione laboratorio di chimica e fisica del plesso Zanella
Attivazione del nuovo laboratorio (A.S.
2022/23) Acquisto attrezzature (estate 2022) Attivazione (settembre 2022)
DS
Acquisite parte delle attrezzature
Risorse interne bilancio 2022
Aumentare le opportunità di scambio culturale e formazione ambientale
Attivare un progetto “Erasmus PLUS” in collaborazione con partner svedesi
Coinvolgimento di almeno 4 studenti
(2023) Acquisizione accreditamento Erasmus (2022) Attivazione settimane di studio (2023)
Referente Erasmus PLUS
Da avviare
Risorse interne e finanziamento da bilancio 2022
Promuovere l'uso della bicicletta Promozione dell’uso della bici, in collaborazione col dipartimento di scienze motorie.
Almeno 15 classi coinvolte A.S. 2022/2023
A.S. 2023/2024
A.S. 2024/2025
Insegnanti proponenti
Già sperimentato in anni precedenti
Risorse interne
Accrescere la conoscenza del tempo
meteorologico e del clima.
Acquisizione, elaborazione, studio dei dati meteorologici
Coinvolgimento delle classi quinte Acquisire i dati entro fine A.S. 2022/23
RSPP
Da avviare
Risorse interne
Accrescere la conoscenza della qualità dell’ambiente interno Acquisizione, elaborazione, studio dei dati sulla qualità dell’ambiente interno (sensori per la CO2 nelle classi), elaborazione di un report, predisposizione di un programma informatico per la
segnalazione di allerta.
Coinvolgimento di 4 classi Acquisire i dati entro il 2022. Avviare le analisi e coinvolgere entro fine A.S.
2022/23
Referente di progetto
Da avviare
Risorse interne
Condividere i risultati dei monitoraggi
ambientali e Raccolta ed elaborazione dei dati di consumo.
Preparazione di report periodici dei consumi da Pubblicazione dell’articolo A.S. 2022/2023
A.S. 2023/2024
A.S. 2024/2025
RSGA
Da avviare
Risorse interne
OBIETTIVO AZIONI DI MIGLIORAMENTO TARGET FASI E TEMPI RESP. STATO DI AVANZAMENTO RISORSE
diffondere la cultura del risparmio energetico pubblicare sul giornalino “Asino Rosa”
Migliorare la raccolta differenziata e diminuire il quantitativo di rifiuto indifferenziato
Eliminazione progressiva della raccolta indifferenziata nelle classi Ridurre la quantità giornaliera di secco pro capite del 10% rispetto all’anno precedente (A.S.
2021/22 = 8 g/pro capite giorno) Fase sperimentale in alcune classi
A.S. 2022/23.
A regime A.S, 2023/24
RSGA
Da avviare
Risorse interne
Aumentare e promuovere la cultura ambientale
nelle classi e nelle famiglie Inserire nel programma culturale di educazione civica moduli ambientali.
Organizzare conferenze serale per i genitori degli studenti. Inserire almeno un modulo per ogni classe.
Organizzare almeno 3 conferenze A.S. 2022/2023
A.S. 2023/2024
A.S. 2024/2025
RSGA
Da avviare
Risorse interne
11 DEFINIZIONI
a) «ambiente»: contesto nel quale una organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni.
Nota: in questo caso, il contesto si estende dall’interno di una organizzazione al sistema globale.
b) «politica ambientale»: orientamenti e indirizzi di una organizzazione relativi alla prestazione ambientale, come formalmente espressi dalla sua alta direzione;
c) «miglioramento continuo»: attività ricorrente per accrescere le prestazioni processo di miglioramento;
d) «prestazione ambientale»: prestazione relativa alla gestione degli aspetti ambientali;
e) «prevenzione dell'inquinamento»: utilizzo dei processi, prassi, tecniche, materiali, prodotti, servizi o fonti di energia per evitare, ridurre o tenere sotto controllo la produzione, l'emissione o lo scarico di qualsiasi tipo di inquinante o rifiuto, al fine di ridurre gli impatti ambientali negativi;
f) «analisi ambientale»: esauriente analisi iniziale dei problemi, dell'impatto e delle prestazioni ambientali connesse all'attività di un'organizzazione
g) «aspetto ambientale»: elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un'organizzazione che interagisce o può interagire con l'ambiente;
h) «aspetto ambientale diretto», un aspetto ambientale associato alle attività, ai prodotti e ai servizi dell’organizzazione medesima sul quale quest’ultima ha un controllo di gestione diretto;
i) «aspetto ambientale indiretto»: un aspetto ambientale che può derivare dall’interazione di un’organizzazione con terzi e che può essere influenzato, in misura ragionevole, da un’organizzazione;
l) «impatto ambientale»: modificazione dell'ambiente, negativa o benefica, causata totalmente o parzialmente dagli aspetti ambientali di una organizzazione;
m) «programma ambientale», una descrizione delle misure, delle responsabilità e dei mezzi adottati o previsti per raggiungere obiettivi e traguardi ambientali e delle scadenze per il conseguimento di tali obiettivi e traguardi;
n) «obiettivo ambientale»: risultato da conseguire;
o) «traguardo ambientale», un requisito di prestazione dettagliato, conseguente agli obiettivi ambientali, applicabile ad un’organizzazione o ad una sua parte, che occorre fissare per realizzare al fine di raggiungere tali obiettivi;
p) «sistema di gestione ambientale»: insieme di elementi correlati o interagenti di una organizzazione finalizzato a stabilire politiche, obiettivi e processi per conseguire tali obiettivi.
12 SIGLE E ABBREVIAZIONI
ARPAV Agenzia Regionale Protezione Ambiente del Veneto
A.S. Anno scolastico
ATA Personale amministrativo, tecnico e ausiliario DaD Didattica e Distanza
Dlgs Decreto Legislativo
DM Decreto Ministeriale
DS Dirigente Scolastico
DSGA Dirigente Amministrativo
EMAS Environmental and Audit Scheme (Regolamento CE/1221/2009) IIS Istituto di Istruzione Superiore
ISO International Standard Organisation
ND Non disponibile
PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa
RSGA Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale SGA Sistema di Gestione Ambientale
13 CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE
La Dichiarazione Ambientale dell’IIS Tron Zanella è stata preparata dal Gruppo Ambiente con la consulenza della SOGESCA S.r.l. di Padova ed è stata verificata e convalidata da SGS Italia SpA in data .
Essendo soddisfatte le condizioni di cui all’articolo 7 del Regolamento CE/1221/2009 (deroghe per le organizzazioni di piccole dimensioni), il prossimo aggiornamento annuale sarà trasmesso all’Organismo Competente senza essere verificato dal Verificatore Accreditato. Il prossimo aggiornamento convalidato sarà trasmesso entro due anni. La dichiarazione sarà rinnovata entro quattro anni.
Responsabile SGA: prof.ssa Stefania Randon
Si ringrazia per la collaborazione attiva la prof.ssa Eliana Cunegato, il RSPP Davide Rosa e tutto il personale dell’Istituto che ha partecipato all’applicazione del sistema di gestione ambientale contribuendo alla crescita della sensibilità ambientale.
RESPONSABILE CONTATTI COL PUBBLICO:
Prof.ssa Randon Stefania stefania.randon@tronzanella.edu.it
c/o IIS Tron Zanella di Schio – tel. 0445521715
Notizie Tag pagina: Dichiarazione ambientale emas 2022-2025